Aumentano le presenze turistiche negli ultimi mesi del 2014. Lo mette in evidenza una nota della Conferenza delle Regioni che mette in primo piano i dati Istat relativi al quarto trimestre dello scorso anno. Anche le prospettive 2015 sono considerate positive.
Secondo i dati resi finora disponibili da Istat, gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati pari a quasi 18 milioni di unità e le presenze a più di 48 milioni, con aumenti, rispetto al quarto trimestre dell’anno 2013, rispettivamente del 3,0%, e dell’1,1%.
Sono state registrate 24,3 milioni di presenze di clienti residenti, che rappresentano il 50,3% delle presenze totali. Le presenze dei non residenti sono state poco meno di 24 milioni.
Le presenze negli esercizi alberghieri sono state pari a poco meno di 39 milioni di unità, corrispondenti all’80,5% delle presenze totali, mentre le presenze negli esercizi extralberghieri ammontano a 9,4 milioni.
I dati Istat mostrano anche un incremento per le strutture alberghiere (+1,7%) ed un calo per quelle extralberghiere (-1,7%).
Aumenta la permanenza media, che è passata da 2,74 giornate nel quarto trimestre del 2013 a 2,69 nel quarto trimestre del 2014, con valori in calo per entrambe le componenti della clientela.
Secondo invece uno studio Cst, sulle città d’arte e sulle prospettive turistiche nel 2015, è previsto un andamento positivo.
La crescente domanda proveniente dai mercati esteri investirà prima alcune tipologie di offerta, principalmente Enogastronomia, Cultura, Shopping e Proposte sportive.
Dal 2010 al 2014, gli arrivi turistici nelle città di interesse storico e artistico sono cresciuti dell’11,3%, circa 3,9 milioni, mentre le presenze sono aumentate del 9,9% (+9,3 milioni), contro una variazione complessiva italiana del 5% degli arrivi e del -1,2% delle presenze.
Infine Confindustria Alberghi evidenzia anche l’andamento positivo a Pasqua per le località montane che, grazie al colpo di coda dell’inverno, hanno goduto della neve per tutto il fine settimana pasquale.
Infine Confindustria Alberghi evidenzia anche l’andamento positivo a Pasqua per le località montane che, grazie al colpo di coda dell’inverno, hanno goduto della neve per tutto il fine settimana pasquale.