Dario Franceschini, ospite a Milano dell’evento Unicredit 4 Tourism, approfitta per fare il punto di un anno di azione di governo e non le manda a dire.
Il ministro rivendica il merito dell’Art bonus e del Tax credit che danno il primato all’Italia di primo paese a creare una norma per la digitalizzazione di cultura e imprese turistiche. E cita anche il Tax credit per il cinema che sta riportando in Italia grandi film che “possono promuovere il turismo in Italia meglio di qualunque campagna promozionale”
Benedice la riforma costituzionale che sta riportando la competenza unitaria del turismo allo Stato che opererà attraverso l’Enit.
Definisce ridicola la situazione per cui all’estero, in un mondo dove già l’Italia è piccola, ci si promuove tramite le regioni.
Snocciola risultati: nel 2014 due milioni e mezzo di persone in più nei musei, anche grazie alla prima domenica del mese gratuita. E maggiori poteri ai direttori dei musei che non dovranno più rispondere alle soprintendenze.
Ammette i ritardi di un Paese che ha vissuto troppo di rendita, in cui solo il 12% dei turisti va più a sud di Roma e che deve aumentare la domanda.
Punta su Expo 2015 come volano del turismo per tutto il Paese. “L’obiettivo dell’azione del ministero – spiega – è sempre stato quello di puntare su Expo come punto di svolta per far conoscere anche il resto del paese attraverso un’offerta di eventi senza precedenti”
E infine offre la sua ricetta personale per risollevare il turismo: da una parte puntare sul turismo alto, di eccellenza e dall’altra provare a puntare su alberghi diffusi, magari recuperando borghi abbandonati: un’offerta turistica che nessuno potrebbe imitare.