Business travel: il 70% dei manager vuole spazi di co-working negli hotel

Lo spazio co-working dell'Ace hotel di New York
Lo spazio di coworking dell'Ace hotel di New York

I viaggiatori business stanno modificando le loro abitudini: con una durata media di trasferta pari a 3,5 giorni, secondo le ultime rilevazioni Istat, i manager fanno viaggi di lavoro sempre più lunghi e anche per questo avvertono un maggior bisogno di spazi di lavoro che garantiscano loro non solo una perfetta operatività, ma anche la possibilità di fare networking con altri business traveler.

Stando alle ultime rilevazioni fatte da HRS, hotel solutions provider per il business travel, i clienti business tendono ad assumere un profilo sempre più social, motivo per cui un elemento indispensabile è la connessione wi-fi gratuita richiesta dall’85% dei viaggiatori d’affari.

Ma c’è di più: secondo un recente sondaggio del Fraunhofer Institute for Industrial Engineering, tra i manager in trasferta il 90% chiede di poter usufruire di prese di alimentazione per i loro pc e tablet facilmente accessibili, mentre l’80,2% desidera invece una postazione adatta all’operatività.

Sempre meno invece i manager che vogliono lavorare nella propria stanza: oltre il 70% preferisce infatti poter usufruire di una lobby dall’atmosfera informale e rilassata che permetta anche di socializzare con altri clienti. Il bar dell’hotel si evolve quindi in una zona hi-tech in grado di offrire ai viaggiatori business un punto di incontro, ma anche una postazione attrezzata dalla quale poter lavorare e programmare le attività.

Oltre il 45% ritiene inoltre essenziale la presenza di spazi esterni dove poter lavorare all’aria aperta. I manager di oggi cercano hotel che possano diventare il centro della vita in trasferta, un punto fisso dove fare incontri di lavoro e trascorrere il tempo libero. E terminato il lavoro vogliono poter approfittare anche di zone riservate al benessere e al relax: l 60% di loro reputa indispensabili per la scelta dell’hotel la presenza di spa e palestra interne.

Utili consigli dunque per gli alberghi che vogliono creare un’offerta specifica per i business traveler, mentre per le aziende spesso è una fortuna che a decidere il luogo di pernottamento non siano i viaggiatori d’affari stessi.