Tra le prime città a utilizzare i QrCode, i quadrati contenenti i codici che rimandano a un sito internet per le segnalazioni turistiche, come riferisce Il Resto del Carlino Urbino ora ci riprova con Inprint, il progetto dell’Isia, l’Istituto superiore industrie artistiche.
L’ obiettivo è diffondere storie e informazioni riguardanti lo spazio urbano della città, con una guida virtuale totalmente su misura. Una volta scansionato il quadrato con lo smartphone o il tablet si accede alla storia di quel preciso luogo, con la possibilità da parte di cittadini, studenti e turisti di lasciare una traccia della propria esperienza vissuta in quel medesimo spazio. Nel centro storico di Urbino sono stati quindi collocati in modo temporaneo una trentina di QrCode, precisamente in Piazza delle erbe e nella cappella Albani, in piazza Rinascimento, via dei Maceri, vicolo del Rifugio, Parco della Resistenza, le vie Barocci, Bramante, Veterani, Borgo Mercatale, via dei Morti, Giro dei Debitori, via san Domenico, via Balcone della Vita, via san Girolamo, vicolo dei Saponari, via santa Chiara, via Battisti, via Veneto, piazza Duca Federico, corso Garibaldi, Parco della Rimembranza e via Valerio.
Al tempo le insegne dei QrCode finirono nel mirino dell’assessore Vittorio Sgarbi, il quale chiese se fosse possibile eliminarle perché antiestetiche.