Oltre 42 milioni di presenze e un giro d’affari di quasi 5 miliardi di euro: è quanto vale il turismo sportivo made in Italy. Se n’è discusso durante il convegno della Fisascat a ImperiaCiclismo dal titolo Sport e ciclismo. Un’opportunità per rilanciare il turismo, in cui l’Osservatorio nazionale delle filiere del turismo di Unioncamere e SiCamera ha presentato i dati relativi al 2014, come riporta l’Ansa..
Dallo studio risulta che in questo settore predomina, ma di poco, la quota degli italiani (52,2%, pari a 22,1 milioni di presenze), i cui viaggi hanno generato consumi per 2,8 miliardi (56,8%), mentre l’impatto economico degli oltre 20 milioni di presenze internazionali, soprattutto tedeschi, francesi e inglesi, è pari a 2,1 miliardi (43,2%).
Oltre la metà dei consumi totali, ovvero 2,6 miliardi di euro, interessa le spese per alloggi e ristoranti.
Secondo l’Osservatorio i turisti sportivi sono generalmente di sesso maschile, adulti o di età matura, diplomati e laureati, benestanti e sposati. I protagonisti della vacanza 2014 all’insegna del movimento hanno praticato trekking (33,5%), sci (13%), surf o sub (circa 7%), vela e alpinismo (6,8%), escursionismo (43,6%), visitano centri storici (38%), sono andati al mare o al lago (37,2%).
Il 35% dei turisti sportivi, infine, ha scelto le destinazioni affidandosi al web e in parte ai social (11,6%), mentre il 32,3% si è basato soprattutto sul passaparola.