Simbolo di flessibilità, fluidità e decentralizzazione, la rete all’ingresso del Padiglione Brasile a Expo “cattura” 15mila visitatori al giorno. Fra coloro che hanno passeggiato sulla struttura sospesa ideata dallo studio architettonico Arthur Casas non solo giovani e studenti, ma un pubblico variegato che più del previsto ha “avuto il coraggio” di passare sulla rete.
Ispirata al sistema di produzione alimentare del Brasile, che in tutta la linea di produzione è concepito come lavoro di gruppo, la rete del Brasile è già diventata un’icona dell’Esposizione, ma non al punto da distogliere l’attenzione verso l’offerta del padiglione. Il percorso inizia infatti tra le piante lussureggianti del Brasile per continuare all’interno, dove si trovano il ristorante al primo piano e la mostra Casamata, con gli oggetti ispirati ai nidi del Joao-de-Barro, un uccello tipico brasiliano.
Il divertimento diventa poi un pretesto per evidenziare gli aspetti tecnologici e innovativi che caratterizzano i processi produttivi dell’industria agroalimentare brasiliana. Un percorso didattico educativo dedicato a bambini, genitori e insegnanti.
