Concorrenza sleale, Tribunale Milano blocca gli Uber-pop

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Un round a zero (per ora). E’ quello che si sono aggiudicati i tassisti ai quali il Tribunale di Milano ha riconosciuto la validità del ricorso presentato contro Uber, disponendo il blocco di ‘Uber-pop’, uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, su tutto il territorio nazionale con inibizione dalla prestazione del servizio. Il ricorso era stato presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti che muovono all’app di servizio di auto con conducente l’accusa di concorrenza sleale e violazione della disciplina amministrativa che regola il settore taxi.

Il sistema Uberpop permette a chiunque di registrarsi come autista con Uber e utilizzare un veicolo privato per il trasporto di clienti. Una sorta di car pooling che consente a chi è in viaggio con la propria macchina di cercare qualcuno con cui condividere le spese di trasporto. Uber si occupa della mediazione tra cliente e autista e anche del pagamento.

Il Tribunale di Milano ha concesso quindici giorni di tempo ad Uber per adeguarsi alla sentenza.

La sentenza si aggiunge alla lunga lista di problemi legali che Uber sta avendo in giro per il mondo, come evidenziato nel seguente schema:

Uber's_legal_issues_2015-02-06