Nessuno vuole collegare via mare Ustica, Pantelleria, Lampedusa e Linosa alla Sicilia. La Regione Sicilia non riesce a trovare una società disposta a partecipare alla gara da 42 milioni di euro bandita già due volte, la prima il 12 marzo la seconda il 20 maggio, entrambe per i servizi Trapani-Pantelleria, Porto Empedocle-Lampedusa-Linosa e Palermo-Ustica. Nell’avviso dello scorso maggio una dozzina di compagnie del settore sono state invitate a presentarsi: Grimaldi, Nlg di Napoli, Snav, Alilauro, Bluferries delle Ferrovie, Venezia Lines, Tarnav di Milazzo, Smiv di Cefalù, e sul fronte internazionale le greche Sirena mar, Nel Lines, Hellenic seaway, la maltese Virtu Ferries e il colosso danese e tedesco Scandlines. Ma alla scadenza dell’avviso non è arrivata alcuna offerta.
La carenza di collegamenti in piena stagione estiva di certo danneggerà le imprese turistiche, oltre a creare un grave disagio ai cittadini. La Ustica Lines, unica società che si era presentata negli anni a queste gare, dopo aver deciso di interrompere i collegamenti in essere ha deciso di non partecipare più. Il braccio di ferro fra il vettore e la Regione Sicilia è iniziato quando quest’ultima, in base a una rivisitazione dei parametri chiesti a organi independenti, ha rivisto al ribasso la base d’asta per i servizi aggiuntivi di Pelagie, Ustica e Pantelleria e per il contratto in essere con Ustica Lines per le Eolie. Secondo l’amministrazione regionale i contratti devono essere ridotti di almeno il 10% e sul bando per le Pelagie la riduzione è stata di circa 10 milioni di euro, pari al 20%.