Da 2251 esuberi a 980. Questo sembra, l’eccezionale, risultato della maratona di incontri al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture tra Azienda, Governo e Sindacati per trovare una soluzione alla riduzione della forza lavoro di Alitalia richiesta da Etihad per entrare nel suo capitale.
“Ad oggi il numero degli esuberi in Alitalia si è ridotto a circa 980” ha detto un soddisfatto ministro dei Trasporti Maurizio Lupi all’uscita dell’incontro. “250 assistenti di volo anziché andare in mobilità avranno il contratto di solidarietà, c’è la disponibilità di Alitalia e di Etihad”, ha aggiunto il ministro, mentre altri 1.020 lavoratori verranno ricollocati in altre aziende. Ma buone notizie anche per i 980 esuberi perché potranno usufruire del contratto di ricollocamento, previsto dalla legge di stabilità e ora adottato in via sperimentale, il che vuol dire che“andranno in mobilità con l’80% dello stipendio per 4 anni” ha spiegato Lupi.
Con i contratti di ricollocazione vi saranno disponibili inoltre una risorsa “di 15 milioni di euro” ha commentato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Per quanto riguarda i ricollocabili, il ministro Lupi ha precisato che: “nessuna azienda li potrà assumere se non ne avrà realmente bisogno”. Comunque Lupi ormai vede l’accordo in discesa: “il 22 luglio andrò in Europa e vedrò i commissari Almunia e Kallas e potremo presentare loro qualcosa di concreto, ma bisogna decidere di andare in una direzione piuttosto che in un’altra: ci sono 2.251 esuberi ma c’è anche un’opportunità di investimento in Italia di 1,2 miliardi di euro”.