Gli italiani sono già nella top ten degli arrivi in Serbia ma è un dato che può ulteriormente aumentare. Per questo ad Expo è stata presentata la campagna MySerbia che spingerà il turismo nel paese slavo puntando sui temi dell’enogastronomia e della musica.
All’evento ha partecipato il vice premier della Repubblica di Serbia, Rasim Ljajic che ha spiegato: “Il nostro paese sta vivendo un nuovo Risorgimento sia per le opportunità di business offerte che per il turismo. E il tema dell’alimentazione di Expo è fondamentale nelle relazioni con l’Italia”.
I dati parlano chiaro infatti: nel 2014 la spesa turistica è cresciuta di oltre l’8% attestandosi a 1139 miliardi di dollari. Nei primi mesi del 2015 il trend positivo riguarda invece gli arrivi che sono aumentati del 10%.
La direttrice dell’Ente nazionale del turismo serbo, Gordana Plamenac, conferma che l’Expo è una grande vetrina per l’agroalimentare del Paese che produce il 17% del Pil e in cui sono coinvolte anche 500 aziende italiane che danno lavoro a 20mila persone. Sul fronte della strategia di promozione turistica Plamenac aggiunge che la Serbia nel 2015 parteciperà a NoFrills, a TTG Incontri nonché al Wtm di Londra dove verrà presentata la campagna 2016 in cui saranno promossi i laghi e i fiumi del paese.
“I numeri del turismo italiano in Serbia – conclude Gordana Plamenac – segnano nei primi mesi del 2015 un aumento degli arrivi del 4,1% e l’incremento dei pernottamenti del 10%. Un risultato che si spiega con la variegata offerta turistica che il Paese può proporre e ai collegamenti frequenti, con voli giornalieri da Milano e Roma verso Belgrado, operati da Air Serbia e da Alitalia.