Poco più di 15 anni fa (era il 25 luglio del 2000) il Concorde dell’Air France prese fuoco poco dopo il decollo dall’aeroporto di Roissy, causando la morte di 113 persone e l’incrinarsi del sogno supersonico: anche a causa della crisi planetaria (i consumi erano più del triplo degli aerei “normali”, senza pensare al costo astronomico della manutenzione), il Concorde è andato definitivamente in pensione nel 2003. Ma oggi ritorna, con un progetto che porta la firma della società privata Aerion, che ha annunciato per il 2019 l’entrata in servizio del primo aereo supersonico dopo il concorde, l’As2.
In base agli studi, tuttora in corso, il nuovo velivolo consumerà molto meno del Concorde, costerà la metà e presenterà molti meno inconvenienti, il primo tra i quali è la riduzione del “boom” sonico che si verifica al superamento della velocità del suono, che fa tremare i muri e i vetri delle case (per questo la città di New York si era lungamente opposta ai suoi decolli). Grazie ai motori in fase di messa a punto alla Nasa, il boom dell’As2 dovrebbe essere simile al brontolio di un temporale a diversi chilometri di distanza.