Del Rio: su Fiumicino persi 20 anni

Fiumicino
L'aeroporto di Fiumicino

Deficit strutturale e fragilità operativa: ruotano attorno a questi due concetti i disagi dell’aeroporto di Fiumicino. Lo pensa il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio che lo ha spiegato nel corso dell’informativa al Senato sul caos che si è manifestato recentemente nello scalo in più occasioni.

”C’è stata una paralisi dello sviluppo aeroportuale negli ultimi 20 anni – ha detto il ministro – E’ necessaria un’accelerazione degli investimenti sull’aeroporto per colmare il deficit strutturale di un hub internazionale che movimenta oltre 40 milioni di persone l’anno”. E che punta a crescere fino a quota cento nei prossimi anni. Ci riuscirà? Difficile a dirsi, fra compagnia che minacciano di andare via (Alitalia), altre di essere cacciate (Vueling) anche se ce ne sono altre ancora che promettono di subentrare (Ryanair).

“Oggi paghiamo il tempo perduto – ha sottolineato il ministro – oltre 20 anni di assenza nella pianificazione, nella programmazione, nell’esecuzione degli interventi a fronte di un traffico aeroportuale aumentato e in previsione di un aumento costante che hanno determinato una paralisi dello sviluppo aeroportuale negli ultimi 20 anni, e che richiedono quindi una necessaria accelerazione per colmare il deficit strutturale”. Del Rio ha poi fatto il punto sugli investimenti che dallo scorso anno sembrano in accelerazione e che nel 2016 dovrebbero arrivare a 1,12 miliardi di euro rispetto ai 980 milioni previsti inizialmente, con la sistemazione definitiva dell’area per i voli extra Schengen e un nuovo sistema bagagli e più in generale per garantire una migliore accoglienza e sicurezza all’interno dell’aeroporto. Inoltre dalla fine del 2015 intanto la gestione dell’handling sarà assegnato con gara europea a tre società, contro le attuali sette.