Apre domani a Londra il Museo dell’Empatia, capacità sempre più citata (da Barak Obama al Dalai Lama) che consiste nel sapersi mettere nei panni degli altri, per capirli meglio. Più che nei panni, per il mondo angolsassone, nelle scarpe. Un famoso detto inglese, infatti, recita “Prima di giudicare qualcuno prova a camminare per un miglio con le sue scarpe”. E proprio con un’installazione a tema apre i battenti il nuovo museo, nel quartiere di Wandsworth, dove in occasione del Totally Thames Festival si chiederà ai passanti di scegliere un paio di scarpe di uno sconosciuto e camminare lungo il Tamigi ascoltando, in cuffia, la storia del proprietario.
“Viviamo in un mondo così iper individualistico – ha detto Roman Krznaric, intellettuale e scrittore tra gli ideatori dell’Empathy Museum – che le nostre capacità di provare empatia stanno rapidamente diminuendo. Secondo studi recenti, negli Stati Uniti i livelli di empatia sono crollati del 50%. La nostra incapacità di capire il punto di vista degli altri, le loro esperienze e i loro sentimenti sono alla base del pregiudizio, del conflitto e della disuguaglianza. L’empatia è l’antidoto di cui abbiamo bisogno”. Dopo la prima londinese, le installazioni si susseguiranno in diversi luoghi del mondo, realizzate da artisti diversi sempre con lo di aumentare la nostra sensibilità verso gli altri.