Charee Stanley, assistente di volo della americana ExpressJet, si è rifiutata di servire alcolici in volo. Secondo la hostess, convertita all’Islam due anni fa, la sua fede non le permette di offrire ai clienti bevande alcoliche. D’altrocanto, le è costata la sospensione dal serivzio da parte della ExpressJet.
Stanley ha presentato una domanda di revoca del provvedimento alla Commissione per pari opportunità di lavoro, sostenendo di essere stata discriminata. A quanto riporta tgcom24, la hostess chiede di essere esonerata dal servire alcolici ai clienti, ma non vuole rinunciare al suo lavoro. “Questo caso punta a dimostrare che nessuno deve essere messo nelle condizioni di scegliere tra il lavoro e la religione – commenta Lena Masri, legale del Council dei rapporti tra americani e islamici – e che è importante che nell’ambiente di lavoro la propria religione possa essere seguita liberamente”.
Il portavoce della compagnia, Jarek Beem, spiega che “come ExpressJet rispettiamo i valori di tutti i nostri lavoratori. Diamo pari opportunità a tutti e abbiamo una lunga storia di esperienze e voci diverse nella nostra squadra”.
Sul caso della signora Stanley, però, Beem non si pronuncia. “Non possiamo commentare la sua vicenda personale”.