La Lombardia potrebbe diventare il paradiso dei naturisti. Per legge. Tra gli emendamenti alla legge in “materia di turismo e di attrattività del territorio lombardo” il consiglio regionale ne aveva previsti infatti alcuni a tema naturista a firma di Marco Tizzoni, il consigliere eletto con la Lista Maroni.
Come riferisce affaritaliani.it, fra questi c’è il numero 68, che propone la promozione delle “condizioni necessarie a garantire la possibilità di praticare il turismo naturista, nel rispetto delle persone, della natura e dell’ambiente circostante, purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati”.
Un altro, il numero 70, che riguarda le competenze delle Province e della Città metropolitana di Milano, recita così: “le Province e la Città Metropolitana di Milano, (…) possono destinare spiagge lacustri o fluviali, boschi, parchi o altri ambienti naturali (…) alla pratica del turismo naturista”. Peccato che tutti gli emendamenti sono stati ritirati. È stato comunque presentato un sub-emendamento, questa volta approvato dal consiglio, forse un po’ generico: “La Lombardia deve riconoscere il turismo naturista”. In pratica, non diventerà il paradiso, ma non sarà nemmeno l’inferno dei nudisti.