È online la sezione in cinese su Italia.it. Per attrarre questi turisti sul sito Italia.it è visibile la sezione in lingua cinese, che propone contenuti, materiali e consigli creati e studiati apposta per questo pubblico. L’Enit, dunque, si apre alla Cina. E anche se il sito “deve essere ancora ottimizzato – spiega il commissario straordinario Cristiano Radaelli in una notizia di ansa.it – siamo orgogliosi di poter dire che finalmente ci siamo riusciti”.
Dopo inglese, francese, tedesco e spagnolo ora l’Agenzia di promozione del brand Italia si rivolge anche al pubblico cinese, “senza dubbio uno dei più vasti, dei più caratterizzati e dei più emergenti”, continua Radaelli. Con più di 600 milioni di utenti internet, 450 milioni di utenti mobile, 200 milioni di utilizzatori di WeChat e 20 miliardi di app scaricate nel solo 2013 la Cina ha un rapporto strettissimo con le tecnologie. E con 114 milioni di turisti, una cifra in crescita del 13% nel 2014, l’ex Celeste Impero è divenuto il numero 1 nel mondo per flussi turistici. Questa ascesa, che non sembra arrestarsi, determina una spesa di 130 miliardi di dollari, perché il turista cinese medio è istruito, adora lo shopping e spende più di statunitensi e russi. Secondo un recente forum di Assoturismo Confesercenti l’Italia è la meta preferita in Europa dai turisti provenienti dalla Cina.