In Italia il business travel è in ripresa. Secondo uno studio condotto da Uvet insieme ad American Express, riportato da Repubblica.it, nei primi sei mesi del 2015 i viaggi d’affari degli italiani verso l’estero sono cresciuti del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel medesimo periodo i prezzi dei biglietti aerei risultato calati in media del 6%: stabili quelli per le tratte europee, mentre il calo più rilevante si è avuto nelle tariffe business class per la Cina.
Nel semestre considerato, i viaggi d’affari verso le mete intercontinentali premiano gli scali del Nord America (+35,9%), quelli dell’Estremo Oriente (+28,8%) e Medio Oriente (+11%), mentre perdono quote le destinazioni sudamericane (dal 10,8% all’8,9%) e quelle asiatiche (dal 5,4% al 4,1%). In pratica l’andamento riflette la situazione della congiuntura internazionale, con le economie emergenti dei Brics in difficoltà e Paesi arabi del Golfo da una parte e Stati Uniti dall’altra che attirano business e investimenti. Come spiega il rapporto Uvet-American Express: “Nel primo semestre 2015 sono cresciuti i viaggiatori d’affari che atterrano a Dubai e New York, che rimane seconda raggiunta da Shanghai, prima meta cinese”.
E lo stesso si può dire dell’Europa. Nel primo semestre 2015 le sanzioni Ue contro la Russia per la crisi Ucraina hanno contibuito alla diminuzione dei viaggi d’affari verso la Russia. E i movimenti di lavoro verso la Germania si sono ridotti a vantaggio soprattutto di Regno Unito e Francia.