Per il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca il ddl concorrenza non avrà sorprese al Senato, almeno per l’emendamento che riguarda la parity rate. Nell’intervista rilasciataci a Rimini Bocca spiega come il risultato eloquente delle Camera sia la conferma della bontà della proposta di Federalberghi.
Il senatore ci tiene a precisare che non si tratta di una guerra alle Ota e ammette che oggi gli alberghi non possono fare a meno di questi intermediari. Per Federalberghi quindi si tratta più che altro una questione di libertà di concorrenza sulla falsariga di quanto approvato in Francia con la legge Macron, testo a cui l’emendamento sulla parity rate è chiaramente ispirato.
Proprio alla legge Macron faceva riferimento anche Expedia nel suo comunicato di settimana scorsa in cui critica l’emendamento italiano perché violerebbe le normative italiane e Ue e che per questo potrebbe essere messo in discussione in sede europea, come sta accadendo per la legge francese.