Expo ha fruttato al Pil turistico italiano circa 800 milioni di euro in più. Quasi l’1,2%, lo dicono le stime dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza sulla base di dati Istat e World Travel & Tourism Council e di un’indagine condotta con DigiCamere su un campione di oltre 700 strutture alberghiere. Il 31,6% delle strutture alberghiere dei laghi lombardi, per esempio, ha indicato che le presenze di turisti rispetto al 2014 sono aumentate. L’esposizione universale ha fatto da traino soprattutto al turismo milanese e lombardo: nei primi 5 mesi di Expo il 54% degli albergatori milanesi ha dichiarato un aumento di presenze, percentuale che si attesta al 39,1% per le strutture ricettive di Monza e Brianza.
“In questi mesi abbiamo avuto modo di sentire la ripresa, nelle strutture alberghiere, nelle città e nelle destinazioni turistiche – dichiara Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – L’Expo è stato uno straordinario volano di sviluppo per le imprese e i lavoratori italiani che hanno potuto trovare nuove opportunità di lavoro”.
La stagione estiva però non è stata contraddistinta solo dall’effetto Expo, dicono, ma anche da un aumento dell’indotto rispetto all’anno passato. Per esempio, la Costiera amalfitana ha concluso la stagione con un 43,7% di albergatori che hanno registrato più presenze, idem per un terzo degli alberghi del Salento e per un quarto di quelli della riviera romagnola.
Che l’effetto Expo sia a lungo raggio? Dati alla mano, non è da escludere.