L’Italia non è all’avanguardia in fatto parità dei generi, sia per le posizioni ricoperte, sia per gli stipendi corrisposti. Siamo abituati a questa idea, ma da AccorHotels arriva un’ottima notizia: i risultati raggiunti nel nostro Paese sono decisamente superiori non solo a quelli medi del gruppo, ma addirittura a quelli prefissati entro la fine del 2017. Nel nostro Paese, infatti, le donne manager impiegate nel gruppo sono il 41% e a parità di anzianità ed esperienza non ci sono divari retributivi con i colleghi uomini. L’obiettivo da raggiungere a livllo globale entro la fine del 2017 è una percentuale di donne manager del 35%, oltre alla riduzione del divario di retribuzione. Il gruppo alberghiero si impegna inoltre a sensibilizzare i lavoratori maschi a favore della parità tramite due iniziative: raggiungere il 35% di adesioni maschili al network Women At AccorHotels Generation,WAAG, e l’iscrizione di 5.000 collaboratori a HeForShe, movimento di solidarietà internazionale che ha come obiettivo di garantire che anche gli uomini prendano a cuore l’uguaglianza dei generi.
Come membro del movimento HeForShe, AccorHotels si impegna inoltre a contribuire al cambiamento della mentalità nell’industria dell’ospitalità, con un’attenzione particolare per gli ospiti femminili. Anche se il numero di donne in viaggio che soggiornano negli alberghi AccorHotels è aumentato dal 26% al 34% tra il 2000 e il 2013, il settore delle catene alberghiere rimane pensato da uomini per altri uomini.
Per questo AccorHotels sta conducendo un sondaggio in collaborazione con IPSOS che dimostra come che le donne, indipendentemente dalla loro cultura, abbiamo esigenze diverse per quanto riguarda tutti i segmenti di hotel. Il 90% di loro considera un’offerta appositamente pensata per le donne assolutamente innovativa. Nel 2013, con il brand di lusso MGallery il gruppo Accor si è mosso in questa direzione sviluppando Inspired by Her, offerta pensata esclusivamente per le donne.
