Beni culturali: Sicilia prima a monitorare la qualità di siti e musei

Sicilia
Il tempio di Selinunte, in Sicilia

La Sicilia è la prima Regione a istituire il sistema di accreditamento e monitoraggio dei livelli di qualità dei suoi siti culturali. Il sistema di accreditamento è stato introdotto con un decreto regionale del 7 ottobre scorso e consente di certificare gli standard di buona gestione di musei, parchi, siti archeologici e luoghi culturali pubblici e privati.

“Abbiamo dotato questo provvedimento di risorse finanziarie di 5 milioni di euro di fondi Po Fers – spiega Antonio Purpura, assessore regionale ai Beni culturali -. Con questo sistema vengono stabiliti degli indicatori minimi di qualità: i musei che voglio accedere all’accreditamento regionale, che poi sarà anche condizione per accedere a percorsi agevolati di finanziamento, devono rispettare questi criteri”.

Secondo Rosaria Mencarelli, dirigente del ministero dei Beni culturali, “il sistema di accreditamento è uno strumento per cambiare il modo di intendere la vita delle strutture culturali e non deve ridursi a un atto amministrativo”. Non deve perciò limitarsi a compilare moduli e autovalutazioni “per ottenere finanziamenti, ma deve consentire di far un salto di qualità. Serve a far comprendere alle strutture culturali che hanno delle responsabilità nei confronti dei territori”.