Limite del contante, Fiavet e Federalberghi: “L’Europa ride di noi”

Utilizzo del contante, associazioni di categoria in rivolta dopo l’abrogazione della norma che ne innalzava il limite. “E’ un incredibile autogol del Governo – commenta il Presidente di Fiavet Nazionale, Fortunato Giovannoni – ci troviamo di nuovo a scontare l’inadeguatezza di alcune scelte fatte dal Governo per il turismo contenute nel Decreto Competitività. La decisione è ancora più incomprensibile – aggiunge il leader di Fiavet . visto che tale norma era stata proposta dal Governo stesso”. Un colpo inaspettato e deludente, dopo che gli stessi agenti di viaggio avevano avuto modo di apprezzare alcuni elementi favorevoli del dispositivo, come l’estensione alla categoria del credito d’imposta. “La decisione, se confermata – continua Giovannoni – andrebbe ad aumentare il gap esistente con i nostri competitors che non hanno questo tipo di imposizione svilendo, ancora una volta, la competitività delle nostre imprese. Se a questo aggiungiamo il fatto che le commissioni bancarie per i sistemi di pagamento alternativi al contante nel nostro paese sono incredibilmente alti, abbiamo un quadro esatto della gravità che questa decisione comporta per il settore del turismo”. Parla di beffa per le imprese del turismo anche una nota di Federalberghi che contesta il dietro front del Governo. “Il maxiemendamento al decreto competitività che il Senato ha approvato il 28 luglio su proposta del Governo ha stabilito che ogni cittadino europeo può applicare in Italia la medesima regola vigente nel proprio Paese. Due giorni dopo, alla Camera, assistiamo ad un clamoroso dietrofront, che assesta un duro colpo alla competitività dell’offerta turistica italiana sui mercati internazionali”. E si fa notare che se la decisione sarà confermata, l’Italia, con un limite di spesa di mille euro, potrebbe restare il fanalino di coda dei Paesi dell’UE. “I paesi concorrenti, che non pongono limiti all’uso del contante o adottano regole molto più elastiche – ironizza l’associazione degli albergatori – ringraziano e, increduli, ridacchiano del nostro autolesionismo”.
Più importante, secondo Federalberghi, sarebbe il tentativo di adottare soluzioni che favoriscano la diminuzione delle commissioni applicate dalle carte di credito agli esercenti e concentrarsi sulle misure che possono aumentare l’appetibilità della destinazione Italia.