Just married! Dopo una trattativa degna del Romanzo per eccellenza, i promessi sposi hanno finalmente pronunciato il fatidico si, mentre i fantasmi dei Don Abbondio di turno svanivano all’orizzonte e gli invitati più indecisi acconsentivano a sedersi ai tavoli del banchetto di nozze, senza curarsi degli ultimi bravi che, travestiti da personale addetto ai servizi di terra, si producevano in quella che per i passeggeri infuriati è una carnevalata che non fa ridere.
Alitalia ed Etihad Airways quindi finalmente sposi. La firma ad un accordo fondamentale per la sopravvivenza della Compagnia italiana, è stata apposta questo pomeriggio dall’amministratore delegato dell’ex compagnia di bandiera, Gabriele Del Torchio, e dal Ceo dell’azienda degli Emirati, James Hogan.
“Etihad è felice di investire per costruire un’Alitalia più forte e di dare un servizio di qualità – ha spiegato Hogan – Avere Alitalia come partner, per noi, è fondamentale”. Sul piatto la compagnia emiratina metterà complessivamente 1,758 miliardi.
In precedenza, l’assemblea degli azionisti di aveva approvato le linee dell’intesa con il vettore arabo dando il via alla ricapitalizzazione che ricostituirà il patrimonio e cancellerà i 565 milioni di debiti che viene rinegoziato: per due terzi verrà cancellato e per un terzo convertito in azioni. Etihad verserà 560 milioni per rilevare la partecipazione (sotto il 50% per non perdere i diritti di volo nella Ue) e a garantire altri 600 milioni circa di investimenti futuri.
La compagnia di bandiera italiana, dopo la ricapitalizzazione, sarà in grado di investire in un articolato business plan strategico, con nuove rotte a lungo raggio da Roma e Milano, un marchio rivitalizzato, e una maggiore attenzione alla promozione del turismo e dell’attività commerciali italiane. I passeggeri italiani potranno usufruire di una più ampia scelta di destinazioni, mentre i nuovi collegamenti a livello globale faranno incrementare il turismo in entrata.
L’investimento di Etihad Airways, pari a 560 milioni di euro, consisterà in iniezioni di liquidità, acquisti di asset e altre linee e accordi di finanziamento finalizzati alla ristrutturazione del bilancio della compagnia aerea. Il processo sarà completato da un ulteriore apporto di capitale, pari a 300 milioni di euro, da parte degli attuali azionisti principali di Alitalia, tra cui si annoverano Intesa San Paolo (88 mln di euro), Poste Italiane (75 mln di euro), Unicredit (63,5 mln di euro), Atlantia (51 mln di euro), Immsi (10 mln di euro), Pirelli (10 milioni di euro) e Gavio (2,5 mln di euro).
In aggiunta, le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l’operazione con massimi 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine. 300 milioni di euro di nuove linee di credito sono state inoltre accordate dalle istituzioni finanziarie italiane
La fiducia di Hogan
“Nell’ottica di Etihad Airways – ha spiegato Hogan -si tratta di un investimento strategico, commerciale a lungo termine. Al perfezionamento dell’operazione, ci impegniamo, insieme agli altri azionisti, a potenziare Alitalia, facendone una società competitiva, sostenibile da un punto di vista reddituale e in grado di partecipare con successo al mercato mondiale dei viaggi aerei”.
Il Ceo Etihad fa capire che la fiducia è ai massimi livelli: “Crediamo in Alitalia. È un marchio forte e ha un potenziale enorme. Con un adeguato livello di capitalizzazione e un business plan strategico forte, siamo fiduciosi nella possibilità di dare una svolta alla compagnia aerea, che potrà riaffermarsi ancora una volta come vettore internazionale di prestigio”.
Fra i programmi annunciati, c’è quello di rivestire Alitalia del ruolo di ambasciatore dell’Italia e di tutto ciò che la rappresenta. “Con il rafforzamento del marchio, la compagnia aerea testimonierà in modo sempre più evidente tutto ciò che riconosciamo come la quintessenza dell’Italia – la sua storia, la sua cultura, il suo cibo e la sua moda. Deve essere una compagnia aerea di cui gli Italiani possano andare fieri.” L’obiettivo principale però, è che “l’azienda torni a funzionare, con l’obiettivo di chiudere con una redditività sostenibile a partire dal 2017.
Del Torchio: puntiamo a crescita a lungo termine
Annunciando la firma agli accordi con Etihad, il Ceo di Alitalia, Del Torchio, ha dichiarato: “Si tratta di un risultato straordinario . Abbiamo dovuto prendere decisioni difficili nel corso di una trattativa molto impegnativa, ma siamo riusciti a trovare l’accordo necessario per dare forma e dimensione adeguata al futuro di Alitalia. Grazie a questo investimento potremo riconquistare la stabilità finanziaria, consentendo la crescita a lungo termine di Alitalia e del settore viaggi e turismo nel nostro Paese
La realizzazione del business plan che prevede la rivitalizzazione del marchio, sarà accompagnata dall’adozione di misure atte a promuovere il turismo in arrivo dall’estero e a sostenere la crescita economica del Paese.
Così il nuovo network
“Pur mantenendo la rilevanza delle rotte a corto raggio – ha detto Del Torchio – il nuovo network sarà incentrato sulla crescita proficua dei voli a lungo raggio, sia da Roma Fiumicino che da Milano Malpensa. Vi saranno voli verso nuove destinazioni, con frequenze maggiori in alcuni mercati già esistenti, e sarà rafforzato il network con destinazione Abu Dhabi, in modo da sfruttare la crescita del traffico tra Italia ed Emirati, e per offrire ai passeggeri Alitalia un’efficiente integrazione con il network internazionale di Etihad Airways”.
A partire dalla Winter Season 2014, il collegamento di Alitalia tra Roma Fiumicino e Abu Dhabi passerà dagli attuali cinque voli la settimana a una frequenza giornaliera, e partirà un nuovo servizio di collegamento giornaliero tra Milano Malpensa e Abu Dhabi. I nuovi voli, che andranno ad aggiungersi ai servizi di collegamento quotidiani già offerti da Etihad Airways in questi mercati, aprono una serie di nuove opportunità di collegamento per i passeggeri di entrambe le compagnie aeree. Dalla Summer Season 2015, Alitalia attiverà anche dei collegamenti tra altre città italiane e Abu Dhabi, e sono previsti, tra l’altro, voli diretti dagli scali di Venezia, Catania e Bologna.
Roma Fiumicino diventerà un hub intercontinentale ancora più grande in Europa. Assisteremo all’introduzione di cinque nuove rotte nell’arco dei prossimi quattro anni, mentre i voli a lungo raggio da Milano Malpensa saranno più che raddoppiati, raggiungendo i 25 voli a settimana entro il 2018. Si prevede che la flotta Alitalia di aerei a fusoliera larga (per le destinazioni a lungo raggio) crescerà di un terzo, mentre la flotta a fusoliera stretta (per le destinazioni a corto e medio raggio) sarà ridimensionata per soddisfare i requisiti del nuovo piano voli.
Anche Uilt firma CN e accordo sul costo del lavoro
Intanto la scorsa notte anche la Uil Trasporti aveva sottoscritto il contratto nazionale di settore e l’accordo sulla riduzione del costo del lavoro in Alitalia. Il segretario del sindacato, Claudio Tarlazzi aveva motivato la decisione di accettare le intese dicendo che “sono stati risolti i nodi ostativi sia sul piano contrattuale che sulla riduzione del costo del lavoro”.