Parma si candida all’Unesco come città creativa per la gastronomia

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Parma presenta la candidatura all’Unesco come Città Creativa per la Gastronomia. A rappresentare la città ducale presso la sede Unesco di Parigi è stato un network di soggetti istituzionali e attori economici, nato pochi giorni fa con la sottoscrizione di un protocollo di intesa a sostegno della candidatura. Fra i firmatari, il Comune di Parma, la Camera di Commercio, Fiere di Parma, Università degli Studi di Parma, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, dell’Anci Regionale e dell’Associazione Chef to Chef.

Quella delle Città Creative, riporta una notizia Ansa, è una rete suddivisa in sette aree (Musica, Letteratura, Folk Art, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema), istituita nel 2004 da Unesco con l’obiettivo di creare una piattaforma internazionale fondata sulla socializzazione delle esperienze e la forza della creatività culturale, elementi chiave anche ai fini dello sviluppo economico. Il network Città Creative raccoglie attualmente 69 città in 32 Paesi. Le città italiane iscritte nella lista sono Bologna per la musica, Fabriano per l’artigianato e Torino per il design.

Sono invece solo 8 le Città Creative per la Gastronomia in tutto il mondo, nessuna di queste però è italiana: Östersund (Svezia), Zahlé (Libano), Chengdu e Shunde (Cina), Jeonju (Corea del Sud), Tsuruoka (Giappone), Florianopolis (Brasile) e Popayán (Colombia). A competere con Parma per entrare nelle top delle Città Creative Unesco per la Gastronomia sono l’americana Portland e la spagnola Burgos.