Linate & Malpensa: un gruppo di lavoro per trovare la quadra

Milano Linate

Abbiamo scherzato. Durante la, durissima, trattativa per salvare Alitalia grazie all’entrata nel capitale, al 49% di Etihad, sembrava che questo accordo potesse danneggiare Malpensa,  e rispostasse il traffico di Milano sul city airport di Linate. Ma forse nulla di tutto questo accadrà. Anche se si dovrà mettere mano al decreto Bersani almeno per il periodo Expo. Ecco il perchè della costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà, nelle intenzioni del ministero dei Trasporti, che ha raccolto attorno a un tavolo, oltre al ministro Maurizio Lupi, il presidente della Sea Pietro Modiano e l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio, aprire Linate a nuove rotte internazionali senza, però,  cannibalizzare Malpensa.

In agenda tra fine mese e settembre altri incontri tra i rappresentanti di Sea e di Alitalia-Etihad per cercare di rilanciare entrambi gli scali milanesi. Con un solo grande punto fermo: a Linate  gli slot non supereranno gli attuali 18 all’ora. la suddivisione potrebbe essere pensata così: a Malpensa resterebbero naturalmente le rotte intrecontinentali, quelle  extraeuropee e quelel con le capitali europee (e qui ci sarà da discutere…), a Linate, oltre ai voli nazionali, quelli con le città non capitali all’interno dei confini europei. Un accordo che secondo il ministro Maurizio Lupi, “farà diventare Malpensa  un vero hub europeo, con un incremento dei voli intercontinentali”. Un’affermazione già sentita tante, forse troppe, volte.