Parte la procedura di privatizzazione di Grandi Stazioni, dopo aver deciso la scissione delle attività commerciali, media e pubblicitarie in Grandi Stazioni Retail che viene interamente ceduta dagli azionisti Ferrovie dello Stato e Eurostazioni. Come scrive Reuters, l’avviso su alcuni quotidiani dell’avvio della procedura segue la decisione del consiglio della società per la prevista scissione non proporzionale di Grandi Stazioni che consente lo scorporo delle attività assegnate alla Gs Retail che verrà privatizzata. Le manifestazioni di interesse devono pervenire all’advisor Rothschild entro il 14 dicembre.
La società guidata dall’AD Paolo Gallo, e controllata al 60% da Fs e al 40% da Eurostazioni (32,71% Sintonia, 32,71% Vianini Lavori, 32,71% Pirelli & C., 1,87% Sncg), gestisce e riqualifica quattordici grandi stazioni italiane e due della Repubblica Ceca.
Le tappe indicative della privatizzazione prevedono, spiega la fonte, che una prima scrematura delle manifestazioni di interesse selezioni chi ha patrimonio netto superiore a 400 milioni e fatturato sopra 500 milioni. Gli adviser avranno tempo fino a Natale per definire la lista dei soggetti a cui inviare l’information memorandum che servirà poi, fino a fine gennaio, per ricevere le offerte non vincolanti. Tra fine gennaio e metà febbraio ci sarà la scrematura delle offerte ricevute, in modo che le offerte vincolanti arrivino per metà aprile in modo che il processo porti alla decisione finale entro il 30 aprile 2016.