Ue: Italia maglia nera per i porti, al top per fonti energetiche alternative

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Secondo il rapporto annuale dei trasporti dell’Ue, l'Italia è al quart’ultimo posto per la qualità delle infrastrutture portuali, al penultimo per la soddisfazione del trasporto aereo e all’ultimo nella valutazione della rete stradale

Italia maglia nera per i porti (esportazioni e importazioni delle merci impiegano 18 giorni e mezzo, contro una media europea di 11), ma prima per il numero di nuovi veicoli che utilizzano fonti energetiche alternative. È quanto emerge dal rapporto annuale dei trasporti dell’Ue, che piazza la Penisola al quart’ultimo posto per la qualità delle nostre infrastrutture portuali, al penultimo (peggio di noi fa solo la Spagna) per la soddisfazione del trasporto aereo e all’ultimo per la valutazione della rete stradale, mentre colloca il sistema ferroviario appena sotto la media. Per tirarsi un po’ su di morale, come riporta l’agenzia di stampa askanews, bisogna puntare la lente sui sistemi di alimentazione. In Italia usano quelli alternativi il 16, 08% dei veicoli nuovi, contro il 2,74% della media europea. Un dato che, secondo lo studio della Ue, è da mettere in relazione con l’ampia diffussione nel nostro Paese dei veicoli a gas e gpl. Il nostro, però, rimane un Paese afflitto dal traffico, visto che ogni anno passiamo in coda 38,62 ore, contro la media europea di 30,96. Nessuno fa peggio di Malta, con 72,48 ore di traffico, anche se però tanta lentezza sembra avere un rovescio della medaglia positivo. La piccola repubblica mediterranea, infatti, ha il minor numero di morti per incidenti stradali: solo 24 ogni anno per milione di abitanti, contro i 56 in Italia (numero che ci piazza all’11mo posto) e una media europea di 51.