Dopo quello siglato nelle settimane scorse in Calabria, Alitalia sottoscrive un accordo strategico con l’Aeroporto Friuli Venezia Giulia e Regione Friuli con l’obiettivo di promuovere il turismo nazionale e internazionale nel corso del 2014.
Al centro dell’intesa c’è il nuovo look di un Airbus A319 con una speciale livrea dedicata al territorio. La fusoliera dell’aereo è infatti contraddistinta dalle silhouette di uno stormo di colibrì, un omaggio all’attenzione che il Friuli Venezia Giulia ha sempre dimostrato nella tutela delle biodiversità. Il colibrì, volatile affascinante e vivace, è simbolo di un progetto di cui la regione può vantare l’unicità: un centro di ricerca, che porta l’illustre nome di Margherita Hack, una delle più grandi ricercatrici internazionali che il Friuli Venezia Giulia ha avuto l’onore di avere come concittadina, dedicato alla salvaguardia di questo piccolo animale, preziosa rarità di cui la regione si fa custode.
I colibrì saranno per un anno gli ambasciatori del Friuli Venezia Giulia sulle rotte per Italia, Europa e Nord Africa e sono stati scelti tra oltre venti proposte di icone anche per le assonanze tra questo volatile e la regione: si tratta di un animale che, come il territorio regionale, è prezioso, raro, vivace e simbolo di vita perché impollinatore per eccellenza delle foreste. Il richiamo al volo e all’unicità del territorio ne completano il disegno.
Sul piano operativo invece, la relazione fra Alitalia ed il Friuli si consoliderà durante la stagione stiva con un network di 46 voli settimanali da Trieste per destinazioni nazionali, con un’offerta di oltre 40.000 posti al mese: 27 voli per Roma Fiumicino, 10 per Milano Linate, 7 per Napoli e, novità, nel periodo luglio-settembre 2 per Catania. Voli che salgono a 200 settimanali considerando i collegamenti dell’intero Gruppo, Alitalia e Air One, da tutto il distretto del Nordest (Trieste, Venezia, Verona), per un totale di oltre 225 mila posti al mese offerti. Nel 2013 Alitalia ha trasportato oltre 1 milione e 720 mila passeggeri, con un importante incremento flussi internazionali ed intercontinentali che hanno fatto scalo a Fiumicino, pari al 5% (+7% se si considerano solo i passeggeri intercontinentali).