Negli Usa debutta la tariffa aerea basic, che prevede prezzi bassi e servizi ridotti all’osso. Si chiama Basic Economy, ed è l’opzione perfetta per chi vuole spendere pochissimo per un viaggio aereo. Anche a costo di viaggiare un po’ più scomodo, o di muoversi senza valigia. La prima compagnia a introdurla è stata Delta Air Lines, poi United, e pochi giorni fa, American Airlines, e nelle prossime settimane la nuova “terza classe” debutterà sui voli Usa interni, e in seguito anche su quelli internazionali.
Il vantaggio evidente per i viaggiatori è che con la nuova tariffa il biglietto costerà molto di meno, anche la metà di quello Economy. I passeggeri però devono fare attenzione a “cosa” comprano, perché l’elenco dei servizi non inclusi nel costo del biglietto è lungo. Per esempio, con United e American Airlines il passeggero “basic” s’imbarca per ultimo, non può usare la cappelliera per il bagaglio a mano, né scegliere il posto, non può usufruire di upgrade, rimborso o modifica. Inoltre, ovviamente, cibo e bevande sono extra.
Secondo IdeaWorks si tratta di un ulteriore spezzettamento del servizio offerto in volo, riferisce il Corriere della Sera, che alle compagnie nel 2015 ha portato 36 miliardi di euro di ricavi diversi dalla vendita dei biglietti. Per gli esperti inoltre l’operazione nasconde una vera e propria dichiarazione di guerra indiretta alle low cost. I viaggiatori a basso costo hanno infatti sfondato quota un miliardo nel 2016, e le compagnie tradizionali cercano di strappare clienti (e potere) alle concorrenti più economiche. Di fatto Ryanair con 117 milioni di passeggeri trasportati è diventata la 1a compagnia in Europa. Ma la guerra alle low cost si combatte anche sul web. E una cosa è certa: l’introduzione della Basic Economy servirà ai vettori anche a comparire più in alto nei motori di ricerca dei voli.