Gli aeroporti europei raddoppiano l’impegno a ridurre l’impatto degli scali sul clima, ed entro il 2030 saranno 100 gli scali a impatto zero. L’annuncio è stato dato a Parigi in apertura del 27° Congresso annuale di Aci Europe, l’organizzazione che rappresenta oltre 500 aeroporti nel Vecchio Continente. L’industria europea degli aeroporti si impegna quindi a mantenere l’obiettivo del riscaldamento globale al di sotto dei 2° C, e raggiungere quello di avere 100 aeroporti del tutto carbon neutral entro il 2030. Il documento precedente sottoscritto a Parigi puntava ad arrivare a 50 aeroporti europei certificati in base al programma Airport Carbon Accreditation entro il 2030, ma dall’ultimo conteggio dei 116 aeroporti europei certificati, 27 di essi ora risultano carbon neutral. “Ciò significa che siamo già più che a metà del nostro impegno iniziale. Così abbiamo pensato che potremmo fare ancora meglio – commenta Augustin de Romanet, Presidente Aci Europe e ceo di Groupe Adp -. Per gli aeroporti la gestione delle emissioni di carbonio significa essere all’avanguardia nella responsabilità aziendale e sociale, nonché un obiettivo importante del proprio business”, aggiunge Romanet.
Sempre in occasione del Congresso di Parigi, Aci Europe ha rilasciato l’ultima certificazione di riduzione di Co2 del programma Airport Carbon Accreditation in Europa per lo scorso anno. In base ai dati dell’organizzazione nel 2016 sono 154.351 le tonnellate di Co2 risparmiate, una quantità equivalente alla Co2 emessa da 64.582 famiglie nel corso di un anno.
Anche Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano Malpensa e Linate, dal 2009 partecipa all’Airport Carbon Accreditation, ed entrambi gli scali milanesi sono Carbon Neutrality dal 2010. Nell’autunno 2016 Malpensa e Linate hanno ricevuto conferma della loro neutralità anche per il 2015.