Sono 65,7 i milioni che saranno investiti negli aeroporti di Brescia e Verona da qui al 2019, in base al programma di sviluppo degli scali gestiti dalla società Catullo Spa. L’investimento, come riporta Il Sole 24 Ore, è regolato da un master plan al 2030 e prevede investimenti complessivi per 150 milioni di euro.
Il piano industriale degli aeroporti del Garda (compreso nel contratto di programma firmato tra Enac e Catullo Spa a fine novembre) è stato presentato nella sede di Confindustria Verona da Save, che dal 2014 è partner industriale di Catullo spa, di cui detiene il 40% delle quote.
“Stiamo seguendo l’orientamento del Governo volto a costituire delle reti aeroportuali gestite da un unico soggetto, per fare sinergie, economie di scala e rendere più forte il sistema aeroportuale italiano nel suo complesso”, ha detto il presidente di Save Enrico Marchi, dichiarando la disponibilità della sua società ad acquisire quote fino all’80%.
Per quanto riguarda lo scalo di Verona, il piano di sviluppo ha come fulcro il Progetto Romeo, che in diverse fasi prevede il completo rifacimento del terminal passeggeri, per una spesa di 43 milioni a fronte del notevole ampliamento delle superfici destinate alle attività non aviation, di cui fa parte la recente inaugurazione del nuovo duty free shop.
Dopo anni di bilancio in rosso, il 2015 si è chiuso per lo scalo scaligero con un risultato in attivo e un netto di 100mila euro. Buone anche previsioni per il 2016, con 2,8 milioni di passeggeri trasportati (+ 8% sul 2015).
Diversi gli obiettivi indicati per il Brescia Montichiari, scalo focalizzato sul traffico cargo, tra cui l’allungamento della pista principale, il miglioramenti della viabilità e la costruzione di nuovi magazzini.