“Se muore Levaldigi non ci perde solo Cuneo, ci perde il Piemonte”. Queste le parole di Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo e Unioncamere Piemonte, che difende l’aeroporto destinato a chiudere se entro giovedì non si trovano 550mila euro per consentire di ripatrimonializzare la Geac, la società che gestisce lo scalo.
Come riporta La Repubblica, si tratta della metà di quanto tutte le Pro loco del Cuneese spendono ogni anno in fuochi d’artificio. Eppure nessuno sembra pronto ad aiutare Levaldigi, e ora lo scalo si prepara ad alzare bandiera bianca, già azzoppato dal contenzioso con l’Enav, che ha avuto come effetto il trasferimento dei voli Ryanair da Levaldigi su Caselle e Genova, poi dalla concorrenza di Caselle, che ha strappato a Cuneo i voli di Blueair. “Quel che conta oggi come oggi è salvare la società. Poi si potranno cercare nuovi vettori. Ma Cuneo e il Piemonte devono mantenere il secondo scalo che è anche il più vicino alle Langhe, cioè il miglior asset turistico della regione, dopo la promozione dell’Unesco“, conclude Dardanello.