Secondo Aica Confindustria, durante le feste di fine anno gli alberghi italiani non hanno fatto il botto: dai primi dati a consuntivo sul Natale 2014, infatti, emerge un quadro con poche luci, non molto distante da quello dello scorso anno. Nel confronto con il 2013, infatti, il tasso di occupazione è rimasto stabile, e solo un leggero incremento del prezzo medio praticato ha portato in positivo il RevPar, con un +1,5%, su livelli comunque ancora lontani dal periodo pre-crisi.
Ancora una volta le migliori performance sono state realizzate dalle strutture di fascia alta dove – va segnalato – si è registrato anche un segno positivo per quanto riguarda le presenze di italiani (+1,5% rispetto al 2013). La componente straniera rappresenta comunque una costante favorevole grazie al consolidamento del mercato tedesco, francese ed inglese e ad un cospicuo ritorno dei turisti USA . Quanto alle modalità di prenotazione, la clientela predilige sempre di più internet (sito web dell’albergo, agenzie on-line o tramite mail), sia che si tratti di turismo interno o proveniente dall’estero.
“Guardiamo ai risultati delle ultime festività con poca soddisfazione – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Sapevamo che durante il Natale le strutture avrebbero penato un po’ e confidavamo nella settimana di San Silvestro per raggiungere livelli superiori rispetto alle performance dello scorso anno. Certamente il ritorno degli italiani ci ha confortato ma siamo ancora lontani dal poter cantar vittoria. Ci affacciamo al nuovo anno consapevoli della mole di lavoro che ci attende in primis con Expo che da maggio a ottobre polarizzerà l’attenzione sul nostro Bel Paese, un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere”.