I piloti non vogliono? Allora non si fa. Il segretario di stato francese ai Trasporti, Alain Vidalies, ha annunciato ieri ai microfoni di Rmc che il gruppo Air France-KLM rinuncia alla decisione di creare di una filiale europea della controllata low cost Transavia, decisione all’origine dello sciopero dei piloti durato 10 giorni e attualmente ancora in atto. “Il progetto è stato abbandonato dalla direzione – ha detto Vidalies -. Non è stato sospeso per tre mesi (come riportato da altre fonti di informazione, ndr) è ritirato”. Durante lo sciopero è stato assicurato solo il 40% dei voli, in realtà soprattutto oeprati da compagnie alleate, come Alitalia o dalla filiale regionale Hop!
Secondo gli osservatori internazionali, lo sciopero dei piloti Air France (che ha procurato al gruppo un danno economico di 100 milioni di euro) ha confermato la difficoltà del processo di modernizzazione in Francia, soprattutto sul tema del lavoro e della competitività. Primo timore all’origine dello sciopero dei piloti, la perdita dei benefici legati a contratti di lavoro secondo gli standard Air France, standard molto diversi da quelli che potrebbero essere applicati a piloti di altre nazionalità assunti da altre basi (secondo i progetti, Transavia Europe ne avrà in tutto il Vecchio Continente). Dopo circa 10 anni di deficit, grazie a un impegnativo piano di risanamento, Air France è appena uscita dal rosso.