Amsterdam e Airbnb si sono messi d’accordo: ora i cittadini della città olandese non potranno offrire i propri appartamenti in affitto attraverso Airbnb per più di 60 giorni all’anno, a condizione che non abbiano una licenza per affittacamere. Secondo l’assessore della città olandese Laurens Ivens “la collaborazione con Airbnb dà alla città un nuovo ed efficace arma per affrontare gli alberghi illegali”.
Federalberghi ha subito commentato l’intesa, rilevando che “questa è l’ennesima riprova che il problema degli affitti irregolari e poco trasparenti è fortemente sentito nel comparto del ricettivo, a 360 gradi” si legge in una nota.
“Dopo New York, Berlino e Barcellona ora anche Amsterdam prende provvedimenti per evitare che i professionisti del settore vengano oppressi da un sistema privo di regole certe” dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. “Mentre all’estero ci si muove con attenzione per tutelare il lavoro di chi opera rispettando la legge -prosegue Bocca- nel nostro paese purtroppo è più difficile procedere: la recente bocciatura dell’emendamento Airbnb nella legge di Bilancio ne è la dimostrazione più chiara.
“Malgrado ciò -conclude Bocca- ritengo che si tratti di una questione che resterà aperta fino a che non verranno recepite le ragioni del settore ricettivo, basate su un semplice principio di equità. Ma si dovrà trovare anche il modo di fare una profonda riflessione su quanto le regole poco chiare possano nuocere alla stessa sicurezza degli italiani”.