Secondo i dati di CornerJob, società leader nella ricerca di lavoro, dopo Stati Uniti e Francia, Airbnb ha trovato in Italia il suo mercato più fertile con 250mila “microimprenditori” che mettono a disposizione da singole stanze a intere case presso tutte le destinazioni turistiche, anche non tradizionalmente mainstream.
Intorno a questo fenomeno è nata una nuova generazione di professioni 2.0: dall’accompagnatore (sempre su apposite piattaforme digitali) che in base alle sue competenze organizza percorsi tematici per turisti, alle agenzie di “conciergerie”, cioè microagenzie e startup che si occupano di gestire gli affitti brevi.
CornerJob ha intervistato i due fondatori di una di queste realtà: “Guest Hero”, agenzia nata meno di un anno fa a Milano dall’intuizione di Nicola Di Campli e Massimiliano Squillace. “È da sottolineare – spiegano i due giovani startupper – che queste nuove realtà di affitti brevi sono state una vera e propria risposta alla crisi: in Italia tutti posseggono una casa ed è proprio l’unico valore che si è potuto mettere sul piatto per avere degli introiti. I fenomeni come AirBnb hanno poi creato delle esigenze diverse da parte del consumatore e da lì ci si è dovuti adeguare e proporre nuove soluzioni. Ed è per questo che sono nate le società di facility management dedite alla gestione degli affitti di case per conto di terzi. Noi, con Guest Hero, garantiamo 24/7 tutti gli interventi di manutenzione dell’appartamento, dalla serratura che non si apre di notte al tubo che perde improvvisamente. Ed è per questo che ci siamo accordati con gruppi assicurativi e altre realtà di sharing economy come MarioApp. Poi, sul territorio ci sono i nostri “concierge”, coloro che cercano possibili appartamenti da affittare per poi gestirli per conto di Guest Hero, dal check-in e check-out alla pulizia o manutenzione. Attualmente siamo presenti in Veneto e a Milano, ma stiamo già puntando alla Costiera Amalfitana e, il prima possibile, a Roma”.