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AirHelp: la app per richiedere (gratis) i rimborsi aereiERT

La homepage del servizio di rimborso aereo AirHelp.

Una app che aiuta ad esser rimborsati causa ritardo aereo. Anche senza saperlo. Unica condizione avere un account Gmail dove ricevere le comunicazioni delle compagnie aeree utilizzate. L’idea è della start up danese AirHelp, recentemente sbarcata anche in Italia. Il servizio, valido sui ritardi per di più di 3 ore, cancellazioni, smarrimenti, overbooking, ecc., disponibile sia sui Ios che su Android, con Gmail Searcher setaccia gli archivi su Gmail e, se il sistema riconosce che ci sono dei voli per cui si avrebbe diritto al rimborso, con pochi clic si ha la possibilità di avviare il ricorso on-line. Sarà la stessa azienda a procedere alla richieste ed eventualmente, consultati i database pubblici come FlightStats, a effettuare il ricorso in sede legale. Air Help inoltre rilascia una serie di dati dettagliati sui viaggi realizzati (aeroporti visitati, chilometri percorsi ecc.). 

L’idea ai creatori di AirHelp gli è venuta dopo aver letto che ci sono milioni di richieste di rimborso inevase in Europa per ritardi o disservizi vari: solo “in Italia ogni anno ci sono circa 1 milione e 300 mila voli – afferma Danilo Campisi, portavoce della sezione italiana di AirHelp — il che significa 146 milioni di passeggeri che acquistano un biglietto. Abbiamo calcolato che il 2 per cento di questi potrebbe fare ricorso e vincerlo, ovvero 2,9 milioni di passeggeri che potrebbero ottenere un risarcimento: stiamo parlando di un mercato da 1,3 milioni di euro ogni anno. Soldi che spesso non vengono reclamati alle compagnie, perché in pochi conoscono questa possibilità”. Secondo le norme europee, infatti, i passeggeri che subiscono questo genere di disservizi possono fare richiesta di rimborso tra 250 e 600 euro. “Il cliente non rischia nulla — spiega Campisi — perché il servizio è gratuito e noi prendiamo il 25 per cento sul rimborso quando riusciamo ad ottenerlo. E anche se il risarcimento non arriva, il passeggero non dovrà comunque spendere un centesimo”. Saranno tempi (ancora più duri ) per le compagnie aeree?