Promuovere la “cultura del vino” come radice comune dell’identità mediterranea sin dall’antichità e come fattore di sviluppo economico combinato alla valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche e del patrimonio archeologico. In questa direzione si muove il progetto Enpi CBC Med di cooperazione transfrontaliera Magon “Le chemin de la vigne méditerranéen sur les traces de Magon entre la Sicile et la Tunisie”. Il piano, cofinanziato dall’Ue, prevede la realizzazione di un circuito turistico-culturale transfrontaliero basato sulla valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche mediterranee. Promuoverà i paesaggi dei territori della Sicilia occidentale tra l’antica città di Selinunte e la sua Chora, caratterizzati da una delle più vaste concentrazioni di vigneti d’Europa, e i paesaggi dei territori tra Cartagine a Kerkouane (i due siti archeologici riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità) detentori delle più rinomate Aoc del nord est della Tunisia. Il nuovo circuito Magon entrerà a far parte dell’Itinerario Culturale “Iter Vitis-Les chemins de la vigne” riconosciuto dal Consiglio d’Europa nel 2009, che fa riferimento alla storia e alla cultura del vino fin dalle sue antiche origini, e attraversa una straordinaria varietà di ecosistemi e di regioni viticole dal Caucaso all’Atlantico, lungo 13 Paesi (7 membri dell’Unione Europea e 6 non aderenti). Questo processo di valorizzazione dei paesaggi vitivinicoli modellati dall’azione combinata della natura e dell’uomo in alcuni casi ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco che li ha inseriti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Il progetto è coordinato, tra le tante realtà, dall’Associazione Strada del Vino Terre Sicane, insieme all’Associazione internazionale Iter Vitis les chemins de la vigne, Associazione Nazionale Città del Vino, Soprintendenza per i Beni Culturali e ambientali di Agrigento.