Alberghi senza bambini? In Germania è normale. Se in Italia un ristoratore romano che decide di vietare l’ingresso ai bambini con meno di cinque anni suscita roventi polemiche, in Germania alberghi e ristoranti kinder verboten, ovvero vietati ai bambini, sono piuttosto comuni. I divieti possono variare a seconda della struttura: l’hotel Esplanade di Bad Saarow, nel Brandeburgo, non accetta minori di 16 anni, mentre per il Parkschloessl di Thyrnau, in Baviera, il limite è fissato ai 14. Un altro esempio? Dei 300 hotel in tutto il mondo del gruppo tedesco TUI, 250 sono vietati ai bambini, riferisce il Wall Street Journal, che racconta come il quarantottenne René Weiss abbia addirittura creato il sito Urlaub ohne Kinder per trovare gli hotel children free in tutto il mondo. Al momento ne annovera 672, di cui la località a maggiore offerta è Maiorca nelle Baleari, meta molto apprezzata dai turisti tedeschi.
D’altronde in Germania fino al 2011 le grida dei bambini provenienti dalle aree giochi erano considerate ‘dannose dal punto di vista ambientale’. E secondo Leonhard Kuckart, portavoce del sindacato dei pensionati della Renania Settentrionale-Vestfalia, i rumori con intensità di 90 decibel o superiore sono una forma di inquinamento acustico, indipendentemente dal fatto che la fonte sia un gruppo di bambini che gioca o un martello pneumatico in funzione. Tuttavia anche in Germania non mancano le accuse di discriminazione nei confronti di bambini e famiglie, conclude il Wall Street Journal. Che cita una coppia di clienti tedeschi di un albergo per adulti in una località centroamericana secondo i quali la pace del luogo era rovinata solo ‘da certi americani rumorosi’.