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Alibaba a Wall Street: debutto da recordERT

la homepage di Qyer, sito di recensioni online alla Tripadvisor della scuderia di Alibaba.

Oggi debutta sulla piazza di Wall Street, Alibaba.com, il colosso cinese dell’e-commerce fondato nel  1999 da un professore di inglese, Jack Ma che, con 17 amici, fonda un sito per mettere in contatto le aziende cinesi con i compratori del paese celeste per poi uscire dalle frontiere della nazione più popolosa al mondo (ormai anche sul web. Alibaba afferma di avere 682 milioni di utenti attivi sui suoi siti). Un  debutto da record visto che le contrattazione partono dalla massima quotazione possibile, ovvero 68 dollari ad azione, che porteranno nelle casse di Alibaba circa 25 miliardi di dollari (comprese le opzioni), valorizzando la società ben 168 miliardi. Dietro solo agli altri colossi del web statunitensi Google e Facebook. In questo modo questa Ipo diventa la più ricca della storia, superando in valore quella dell’Agricultural Bank of China del 2010, quando raccolse 22,1 miliardi.

Ma perchè noi di WBM ci interssiamo di una operazione finanziaria, seppur da record, come questa? Perchè come tutti i colossi del web anche Alibaba.com ha investito e continua a investire nel settore del turismo.  Catalogando Alipay, sistema dfi pagamento, e AutoNavi, mappe onlie, come meri servizi al viaggiatore-compratore, la società di Ma è attiva direttamente nel mondo del travel con una Olta, Taobao Travel, con un servizo di recensioni online, Qyer o con 117Go, una applicazione alla Instangram. Inoltre ha investito ingenti quote in ByeCity, portale di servizio per i visti in sucita dei cittadini cinesi, in Kuaide Dache, una applicazione che serve per chiamare Taxi e, con ben 250 milioni di dollari investiti, anche in Lyft, la rivale di Uber. E tutto questo è pronto a sbarcare anche in Europa: “eBay sarà pure uno squalo nell’oceano, ma noi siamo l’alligatore del fiume Azzurro –viene riportata da più parti questa affermazione di Ma quando lanciò la società -. Se combattiamo nell’oceano perdiamo, ma se combattiamo nel fiume siamo destinati a vincere”. E con questa Ipo da record sembra proprio che l’alligatore, come nei video australiani, sia pronto a mangiare lo squalo. Con il paluso dei suoi due maggiori azionisti: la giapponese SoftBank Corp. e Yahoo Inc. (finalmente una rivincita dopo tanti anni difficili!)  rispettivamente con il 34,4% e il 22,6% delle azioni.