Domani, martedì 5 luglio, il personale Alitalia incrocerà le braccia dalle 11 alle 15. Lo sciopero nazionale è stato confermato dal segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo. Come riporta Il Sole 24 Ore, lo sciopero “Il primo dopo molti anni – ha detto Cortorillo- ha argomenti legati alle condizioni di vita e di lavoro delle persone su cui si riversano decisioni aziendali mai discusse preventivamente, in quanto sono aumentati gli orari di lavoro, si utilizzano procedure di licenziamento individuale a nostro parere fuori dalle norme, si eliminano agevolazioni decennali che consentono a lavoratori pendolari di spostarsi e attenzioni al personale che ha condizioni familiari e personali molto delicate. Inoltre a chi ha visto riconoscersi dalla magistratura il reintegro nel posto di lavoro si adotta, con un atto senza precedenti, un nuovo licenziamento individuale che fa perdere l’originale indennità di mobilità”. Non si è fatta attendere la risposta dell’azienda.
L’ad di Alitalia Cramer Ball ha inviato una mai ai dipendenti. “Cari colleghi, come molti di voi sanno alcune organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero di piloti e assistenti di volo per martedì 5 luglio dalle 11 alle 15. Questa iniziativa sindacale è incomprensibile. È incomprensibile – ha detto Ball – che le organizzazioni sindacali siano pronte a danneggiare i nostri clienti, che hanno appena mostrato una rinnovata fiducia verso di noi e a colpire il business di Alitalia per difendere i privilegi di una parte dei dipendenti. È incomprensibile perché uno sciopero genera incertezza, danneggia le vendite, spinge i nostri clienti verso i competitor, ha un impatto negativo sui ricavi”. Ball ha concluso aggiungendo che., solo nel 2016, “investiremo 400 milioni di euro e vogliamo far crescere la Compagnia con nuovi posti di lavoro, nuove rotte… Ho scritto ai sindacati chiedendo di considerare la più ampia prospettiva dello sviluppo futuro di Alitalia e di fare la cosa giusta, ritirando la dichiarazione di sciopero”.