Non sarà un ultimatum, ma questa “commedia all’Italiana” deve finire. Dopotutto non siamo in Parlamento… Anche se pure in questa occasione il premieri Matteo Renzi ha provato a prendere il toro per le corna e nella serata di venerdì si è intrattenuto con Giovanni Castellucci, ceo di Atlantia, socio del vettore tricolore al 7,44%, e Federico Ghizzoni, ad di Unicredit e terzo socio della compagnia con il 12,99%. Il tutto per convincere Poste Italiane a dire sì all’aumento di capitale nella “vecchia” Alitalia. Francesco Caio, amministratore delegato di Poste, si è detto disponibile anche ad aumentare la quota a lei spettante, da 30 a 70 milioni di euro, ma da versare nella nuova Newco in cui entrerebbe anche Etihad, al 5%, o, al massimo, in una mid-compamy di passaggio tra Alitalia-Cai e la nuova Alitalia. Un atteggiamento che, secondo fonti bancarie, avrebbe avuto un sì di massima dal primo azionista della compagnia, ovvero Intesa San Paolo (che detiene il 20,59% del capitale) ma una ferma opposizione proprio da Unicredit. L’istituto di Piazza Gae Aulenti di Milano non vuole soci di serie B, tutti, tra cui la stessa banca, e soci di serie A, ovvero le sole Poste. Con Caio che non sta con le mani in mano ma, anzi, ha fatto la sua mossa, sentendo il ceo di Etihad James Hogan per le famose “sinergie indutrsiali” da mettere in campo.
Ma se ultimatum non c’è poco ci manca. Impossibile ricorrere agli ennesimi aiuti di stato, e meno male, una strategia Stand Alone è impensabile, sia industrialmente, sia finanziariamente, non resta quindi l’accordo con Etihad. Anche senza Poste. Etihad che, naturalmente, parte da una posizione di grande forza e come il saggio, cinese, aspetta sulla riva el fiume. Così come tanti altri vettori. Pronti a banchettare sulla “carogna” Alitalia se questa non dovesse trovare un socio forte come Etihad oppure “rivolgersi alle autorità competenti”, in caso di accordo. Che diventerebbe un formidabile concorrente sulle rotte lungo raggio dall’Europa del Sud verso tutto il mondo. Presto (?) lo sapremo. Non per nulla qusta è una storia di lettere, missive e…ultimatum.