L’amministratore delegato di Alitalia Cramer Ball e i top manager della compagnia hanno presentato al consiglio di amministrazione le linee guida della seconda fase del piano industriale che è stato aggiornato “sulla base dei significativi mutamenti delle condizioni di mercato rispetto alla fine del 2014 quando partì il rilancio della ‘nuova’ Alitalia”, recita un comunicato della compagnia.
E prende così sempre più corpo l’ipotesi, come riferiscono i maggiori quotidiani nazionali, di nuovi esuberi, tagli dei costi e ripensamento delle alleanze. Oltre al rinvio del pareggio al 2021, contro il 2017 inizialmente previsto.
Per quanto riguarda gli esuberi, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha dichiarato di non saperne nulla, mentre è a conoscenza di bilanci Alitalia peggiori del previsto e di un piano di rilancio. In base a quanto riferisce Repubblica citando numeri non ufficiali, le persone che potrebbero essere coinvolte tra mancato rinnovo di contratti, esternalizzazioni ed esuberi veri e proprio oscillano da 600 a 2.000 unità.
Il consiglio di amministrazione si riunirà nuovamente a dicembre per l’approvazione formale del nuovo piano industriale nei suoi dettagli. E nel frattempo si è preso atto delle dimissioni dei consiglieri Jean Pierre Mustier, Paolo Colombo e Antonella Mansi, i cui sostituti saranno appunto nominati nel prossimo incontro.