In Salento è allarme per il sovraffollamento delle spiagge, che mette a dura prova il delicato ecosistema di dune e vegetazione. A richiamare l’attenzione sul pericolo è stato l’Ordine degli agronomi di Lecce, al termine di una ricognizione sullo stato delle spiagge, che ha evidenzianto “Micro e macro ferite dei cordoni dunali creati dai bagnanti per accedere in spiaggia, distruzione delle vegetazione dunale, interventi invasivi per far spazio a strutture balneari, spesso abusive”. Rosario Centonze, presidente dell’Ordine degli agronomi, ha così ricordato l’importanza di preservare un habitat naturale molto delicato e fondamentale per il Salento. “Mi preme lanciare un appello contro l’uso indiscriminato delle spiagge e del litorale – ha detto -. Attenzione che dovrebbe essere rivolta in primis dagli operatori balneari per i quali la carta vincente delle proprie attività è proprio la bellezza dei luoghi”. In particolare, è da proteggere la vegetazione che sorge sulle dune, che ha un ruolo fondamentale nello stabilizzare le dune stesse, “che a loro volta sono una barriera importante per evitare la dispersione della sabbia e quindi l’erosione del litorale”. Misura pratiche e concrete per preservare la vegetazione secondo Centonze sono il ripristino della vegetazione nei punti maggiormente danneggiati e la costruzione di accessi ad hoc e in particolare di passerelle in legno.