Egitto: i viaggi “sconsigliati” dal ministero degli Esteri verranno rimborsati dai tour operator. È quanto deciso dall’Antitrust a seguito di 12 istruttorie aperte nei confronti di 14 operatori italiani, sei dei quali si sono impegnati a rimborsare i viaggi annullati. Da agosto 2013 fino allo scorso giugno, il ministero degli Esteri invitava i turisti italiani a non recarsi in Egitto a causa di disordini e tensioni politiche, e le numerose segnalazioni di consumatori e associazioni di consumatori pervenute all’Antitrust, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, hanno suggerito di avviare le istruttorie. La condotta tenuta di tour operator che, a seguito dell’annullamento dei viaggi in Egitto, avevano trattenuto parte delle somme versate dai turisti è stata giudicata una pratica commerciale aggressiva. La mancata informativa nei siti Internet degli operatori sulle condizioni socio-politiche del Paese destinazione del pacchetto è stata inoltre considerata scorretta: l’informazione sullo stato di tensione politico sociale è stata giudicata essenziale ai fini di una decisione consapevole e avveduta dei consumatori.
La metà delle 12 istruttorie aperte dall’Antitrust si sono pertanto concluse con l’accettazione da parte di Alpitour, Veratour, Swantour, Going/Bluvacanze, Settemari e Amico Tour Resort Travel di restituire ai clienti le somme trattenute a seguito dell’annullamento dei viaggi in Egitto. I tour operator si impegnano anche a informare i clienti futuri di eventuali controindicazioni per i viaggi nelle destinazioni oggetto dei pacchetti e a inserire sul sito e nei cataloghi cartacei la previsione del rimborso integrale del prezzo versato in caso di annullamento del viaggio per causa non imputabile al consumatore. In alcuni casi, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, dopo avere accertato comportamenti aggressivi o scorretti, ha inflitto agli operatori sanzioni amministrative.