Con un lungo post sul suo blog Google ha annunciato ieri il lancio della nuova modalità di ricerca Google Destinations, una serie di funzionalità che permettono di cercare il “viaggio perfetto”.
Le funzioni di Google Destinations saranno disponibili solo da mobile: il motivo risiede nel fatto che nel corso del 2015 Google ha visto aumentare del 50% le ricerche da smartphone relative ai viaggi e ritenendo che fosse complicato offrire in una sola schermata di ricerca tutte le informazioni richieste dagli utenti ha pensato di sviluppare una nuova interfaccia che si attiva in presenza di determinati tipi di ricerche.
Il primo passo da fare per attivare la funzione è cercare sul proprio smartphone una meta (continente, nazione, territorio, città, punto di interesse) seguita dalla parola destination.
Google offrirà un riquadro con una serie di opzioni relative alla destinazione cercata. Ai risultati di ricerca sarà possibile applicare dei filtri relativi agli interessi personali, alle date di arrivo e di partenza e del budget necessario.
Per ora i filtri basati sugli interessi non sono moltissimi: nella versione italiana della ricerca sono 11 e alcune di queste presentano delle sovrapposizioni: abbiamo infatti architettura, arte, cultura, golf, museo, natura, pesca, shopping, teatro e esterni (quest’ultima pessima traduzione di outdoor). Nei prossimi giorni faremo delle prove per vedere di quanto differiscono, ad esempio, i filtri di arte, cultura e musei.
Da questo punto di vista ha fatto sicuramente un miglior lavoro Booking.com con la sua “Passion search” .
Altre funzioni interessanti sono quelle relative al meteo e all’affollamento della destinazione: Google è in grado di consigliare per le diverse destinazioni i periodi in cui sono mediamente più soleggiate e/o meno frequentate.
Nei risultati di ricerca saranno naturalmente integrati i risultati di Google Flights e di Hotel Search che permetteranno di prenotare in pochi click un volo o un albergo. Cliccando sul bottone “Plan a trip” (Pianifica un viaggio su Google Italia) è possibile visualizzare le tariffe di Ota e compagnie aeree in un arco temporale fino a 6 mesi.
Per finire Google suggerirà anche dei percorsi di visita: facendo seguire, nel riquadro di ricerca, la destinazione prescelta dalla parola travel verranno presentati gli itinerari più frequenti scelti dai viaggiatori in un dato periodo.
Con questa mossa Google ritorna in maniera prepotente nel settore della metasearch: come hanno promesso a più riprese non sono diventati una ota ma in pratica costringono queste ultime a pagare per apparire nei risultati di ricerca. Per questo rappresentano un’ulteriore livello di intermediazione nel processo di prenotazione dei viaggi.