Aumentare la spesa media del turista, invertendo un trend ormai consolidato. È questo il primo obiettivo del piano triennale 2016-2018 dell’Enit, oggi Agenzia nazionale del turismo, per il rilancio del settore. Come raggiungere l’obiettivo? Come riporta Askanews, con più sedi e più programmi all’estero, nelle aree a maggior sviluppo. Perché se l’Europa genera ancora l’80% dei flussi, è l’Asia il continente da conquistare. Le nuove aperture sono infatti a Shanghai e Bangkok, insieme a Città del Messico. Ancora, con forze nuove e soprattutto forze maggiori, visto che siano ad ora, da Mumbai e per tutto il subcontinente indiano, la promozione dell’Italia è stata fatta da una sola persona. E poi, soprattutto, bisogna conquistare il segmento lusso, un target fuori dalle logiche della destinazione, che cerca solo il prodotto.
Presentato all’Auditorium di Roma dalla presidente Evelina Christillin e dal cosigliere Fabio Maria Lazzerini alla presenza del sottosegretario al ministero dei beni e della ttività culturali e del turismo Dorina Bianchi, il piano triennale del turismo prevede la valorizzazione di tutti i tipi di turismo: da quello delle grandi città a quello dei piccoli centri, da quello congressuale a quello enogastronomico, senza dimenticare i cammini, lo sport e i grandi eventi. Come ha sottolineato Lazzerini, il brand Italia è sicuramente tra i più forti al mondo, ma che soffre di un gap tra quello che i turisti desiderano e quello che il Paese offre loro, a causa di carenze infrastrutturali, di sistema e di capacità ricettiva. E in questo senso vanno, oltre ai cluster di azioni ricordati dal sottosegretario Bianchi, i progetti interregionali di eccellenza.
Come ha ricordato il sottosegretario Bianchi, il Governo ha dotato l’Enit per i prossimi tre anni di 84 milioni di euro.
Come dire, il Governo crede (e molto) all’Agenzia nazionale del turismo. Giusto per rispondere alle critiche mosse all’Enit, qualche giorno fa, dal presidente di Alitalia Montezemolo.