Lo dice il Mapping the World’s Prices, della Deutsche Bank: l’Australia è il Paese più caro del mondo. E all’interno della classifica dei 10 Paesi più costosi il primato se lo aggiudica addirittura per il quarto anno consecutivo. Al secondo posto c’è un altro Paese del Commonwealth, la Nuova Zelanda, e al terzo la Gran Bretagna. Il che fa pensare che evidentemente le politiche economiche che regolano gli standard dei tre Paesi siano comuni.
In Australia l’indice dei prezzi al consumatore per il 2014 è più alto del 12,4 %, rispetto agli Stati Uniti, che risultano al quarto posto. La Gran Bretagna invece rispetto agli Usa si attesta a un 3,5 % in più. In pratica prenotare una vacanza a Sydney o Londra significa fare un viaggio nei luoghi più costosi del mondo, soprattutto per quanto riguarda i prezzi degli alberghi: una camera d’albergo a Sydney costa più del doppio rispetto a New York. Secondo il rapporto della Deutsche Bank il costo della vita in Australia è più alto perché negli ultimi anni l’Australia è riuscita a evitare il rallentamento economico, senza il quale i prezzi hanno continuato a crescere. Inoltre, lo studio ha elaborato le tabelle evitando la comparazione dei prezzi in valore assoluto, ma secondo la parità del potere d’acquisto nelle singole nazioni prendendo in considerazione alcuni beni e servizi quali camere d’albergo, coca-cola, cinema, benzina, jeans, scarpe da ginnastica, affitti commerciali ecc.
Nella top 10 dei Paesi più cari dopo gli Usa compaiono Canada, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong e Singapore.