Regolamentare le nuove formule del trasporto non di linea basate su piattaforme tecnologiche che offrono servizi di intermediazione su richiesta con finalità commerciale. In pratica si tratta di Uber-Pop, l’applicazione recentemente bloccata dal Tribunale di Milano per concorrenza sleale nei confronti dei tassisti. L’Autorità dei Trasporti, in una segnalazione a Governo e Parlamento, propone dunque di “introdurre obblighi specifici attinenti a piattaforme, a requisiti del conducente, alla qualità e alla sicurezza del servizio”, spiega una nota dell’Autorità, come riportato da notizia Ansa.
Dopo un’approfondita indagine sul recente, ma diffuso, utilizzo di tecnologie informatiche applicate in modo innovativo alla mobilità delle persone, nonché sugli effetti sia sulla domanda sia sui comportamenti degli utenti, l’Autorità propone di imporre regole più precise per “far emergere questo mercato, affinché domanda e offerta di servizi possano incontrarsi in modo trasparente e nel rispetto delle regole applicabili all’attività economica d’impresa”.
La segnalazione muove dalla necessità di regolamentare l’offerta di una “pluralità di tipologie di servizi di autotrasporto di persone, oggi resa possibile dalla diffusione di tecnologie mobili competitive e dal cambiamento delle abitudini di consumo degli utenti da esse prodotto. La domanda di mobilità, specie per le fasce di reddito basse e per i giovani, si orienta verso sistemi basati sulla flessibilità e sulla condivisione di risorse, tipici della sharing economy“, conclude la nota rilasciata dall’Autorità dei Trasporti.