Sono Liguria, Toscana e Marche le regioni italiane in cui sventola il maggior numero di Bandiere Blu, il tradizionale riconoscimento a comuni rivieraschi e approdi turistici assegnati dalla ong Foundation for Environmental Education, FEE, che nel 2017 compie trent’anni.
In totale, le spiagge italiane su cui sventola l’ambito vessillo sono 342, 49 in più rispetto al 2016.
Al primo posto in classifica, la Liguria conquista 27 Bandiere Blu (con le due new entry Camogli e Bonassola) seguita da Toscana, con 19 località, e le Marche, con 17. Fuori dal podio, la Campania raggiunge 15 bandiere, con l’ingresso di Sapri, mentre la Puglia mantiene la posizione, con 11 località.
“È con soddisfazione che annunciamo anche per il 2017 un aumento di comuni Bandiera Blu, ben 163 – commenta Claudio Mazza presidente della Fee Italia, come riferisce Adnfronos -. È un percorso che porta in maniera dinamica ed efficace le amministrazioni locali a cogliere nuove sfide per la gestione sostenibile del territorio, mettendo al centro la connessione terra-mare. La salute del mare è strettamente correlata alla gestione del territorio”.
Tra le novità dell’edizione 2017, l’incremento delle bandiere assegnate ai laghi: una bandiera per la Lombardia, 2 per il Piemonte e 10 per il Trentino Alto Adige, che raddoppia rispetto al 2016.
“Ogni anno i requisiti per ottenere la Bandiera Blu vengono rivisti, anche con il supporto di Ispra, in un’ottica di miglioramento continuo – dichiara Stefano Laporta, direttore generale dell’Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale -. L’obiettivo è stimolare i Comuni a una coscienza ambientale affinché affrontino i vari aspetti legati alla gestione diretta del territorio, anche in considerazione dell’aumentata pressione antropica determinata dal turismo”.